ANGELO MANGIAROTTI
Quando le strutture prendono forma
Alcuni incontri lasciano tracce indelebili nella storia delle persone, dei territori e delle aziende.
Quello tra UniFor e Angelo Mangiarotti è uno di questi: un rapporto nato da una naturale ed immediata assonanza di vedute e non solo da fortuite coincidenze.
Nei primi anni Settanta, Molteni&C insediata stabilmente a Giussano, è già una realtà consolidata da più di un quarto di secolo quando, Angelo Molteni intuisce che l’arredo per ufficio è il futuro: l’open space sta cambiando il modo di lavorare e l’industria deve trovare una risposta efficace e immediata alle esigenze e al comfort di chi lavora.
Ecco, dunque, l’idea di fondare una nuova fabbrica basata su metodi di produzione nuovi e soprattutto su un nuovo concept del progetto. Angelo Molteni è impressionato dal sistema Modulo3 di Bob Noorda e Franco Mirenzi prodotto allora dall’ingegner Michele Casaluci, titolare dell’azienda omonima che, insieme a Modulo3, produceva l’innovativo sistema di componibili 4D su disegno di Angelo Mangiarotti.
Nel 1967 Angelo Molteni si offre di acquisire la Casaluci cominciando a produrre, tra la sede storica di Giussano e quella provvisoria di Rovellasca, entrambi i sistemi. Nasce UNIFOR EMME3.
Ma c’era da fare in fretta: bisognava pensare subito a costruire uno stabilimento che fosse in linea con la nuova strategia e con il genere di prodotto che l’azienda si era proposta di sviluppare. Si trattava di organizzare un metodo di progetto che tenesse conto delle nuove esigenze, sviluppando sistemi costruttivi dove il disegno delle singole componenti diventasse un metodo per affrontare le questioni della modularità e della prefabbricazione.
Mangiarotti: la tecnica nel progetto
E chi meglio di Angelo Mangiarotti poteva incarnare il ritratto dell’architetto senza pregiudizi o remore formali verso il futuro, immaginandolo come un continuo processo di sperimentazione? Incaricato del progetto della sede di Turate, Mangiarotti non a caso riprende l’uso del sistema U70: un sistema prefabbricato, trilitico, in cemento armato precompresso, brevettato dall’architetto e realizzato da Precompressi Isocell Italia. I tempi dovevano essere rapidi, perché rapidi erano i tempi del mercato e, il sistema U70, sperimentato con successo, garantiva un’installazione quasi immediata.
La fabbrica era uno strumento, una macchina per ospitare macchine: l’abilità di Mangiarotti consistette, dunque, nel coniugare le potenzialità performative delle tecnologie della prefabbricazione con l’innovazione formale e spaziale, in modo da garantire l’efficienza dell’ambiente lavorativo e, al tempo stesso, la qualità e il comfort degli spazi per le persone dell’azienda. La flessibilità della prefabbricazione consentiva, inoltre, di adattare la “macchina” alle esigenze di ampliamento e di trasformazione.
Continuità spaziale tra produzione e uffici
Anche dal punto di vista tipologico, la proposta di Mangiarotti era profondamente innovativa: rinunciando alla tradizione della palazzina per uffici staccata dalla sede di produzione, si sosteneva, fin dall’inizio, la continuità spaziale tra le due attività, con l’impiego di una facciata continua in vetro e acciaio arretrata rispetto al telaio strutturale. In tal modo, grazie alla copertura a sbalzo, si creava inoltre un porticato a filtro dell’ingresso.
Mangiarotti dedicò molti studi al progetto di Turate per giungere alla perfetta definizione degli ambienti di accoglienza e di lavoro per le persone, progettando una hall di eleganti proporzioni che metteva in risalto la struttura in cemento armato precompresso attraverso la contrapposizione di due elementi chiave eseguiti su disegno fuori serie: il bancone in legno semicircolare per la reception e la sinuosa scala che mette in comunicazione con il piano superiore. Design e architettura sono le due facce dello stesso impegno progettuale, quasi un manifesto della futura attività della UniFor, che da allora si caratterizzerà in maniera sempre più strutturale per la coesione fra spazio e attrezzatura.
UniFor e Mangiarotti: oltre l'architettura
Non solo architettura ma anche design e scultura, il rapporto tra UniFor, Molteni e Mangiarotti ha saputo includere ogni ambito di applicazione del progetto. Il sistema 4D, inserito da subito a catalogo Molteni&C, aveva infatti attirato l’attenzione di Angelo Molteni sia per la sua modularità e producibilità in serie, sia per le finiture d’ispirazione artigianale, la qualificazione del dettaglio e la purezza degli elementi. Il tema della modularità tornerà anche nelle collaborazioni successive, come nello studio del giunto in alluminio Out-Inside, sviluppato in collaborazione con l’ufficio tecnico di UniFor.
Nel 2002 è lo showroom UniFor di corso Matteotti ad ospitare, accanto alle nuove collezioni, le sculture Asimmetria gravitazionale, mentre l’anno seguente viene installata a Turate la scultura Divenire. Risultato di un’indagine condotta da Mangiarotti sulle possibilità di animare un blocco di pietra, la scultura di Turate fa parte di un’ampia serie di opere realizzata dall’autore, che include anche altre due sculture Divenire disegnate tra il 2006 e il 2008 e ospitate negli showroom UniFor di Melbourne e Sydney.
Una relazione onnicomprensiva quindi, quella tra UniFor e Mangiarotti, che ha toccato differenti campi, scale e geografie. Un rapporto che vede oggi l’azienda attivamente coinvolta nella promozione del lavoro di Mangiarotti, attraverso il sostegno costante alla Fondazione Angelo Mangiarotti, di cui Carlo Molteni, Managing Director di UniFor, è membro dell’Advisory Board, e da ultimo attraverso la realizzazione dell’allestimento della mostra Angelo Mangiarotti. Quando le strutture prendono forma organizzata da Triennale Milano dal 27 gennaio 2023 al 23 aprile 2023.
Il coinvolgimento di UniFor nella realizzazione della mostra fa parte della vocazione dell’azienda per la cultura del progetto, che l’ha vista coinvolta negli anni nel settore dell’allestimento temporaneo, non solo in qualità di produttore di display espositivi, ma come attiva promotrice del patrimonio storico culturale italiano. Una tradizione di interventismo che ha visto UniFor lavorare, a fianco di importanti progettisti, negli scenari più prestigiosi della cultura, tra cui: Centre George Pompidou, Triennale Milano, Palazzo Reale, ADI Design Museum, Museo del Novecento, Palazzo della Ragione a Padova e Basilica Palladiana a Vicenza, Museo Poldi Pezzoli.
Angelo Mangiarotti. Quando le strutture prendono forma
Opere, progetti, documenti e materiali, molti dei quali mai esposti prima, raccontano oltre 60 anni di attività di Angelo Mangiarotti, organizzata da Triennale Milano e visitabile dal 27 gennaio al 23 aprile 2023.
Angelo Mangiarotti. Quando le strutture prendono forma
Triennale Milano 27 gennaio – 23 aprile 2023
A cura di Fulvio Irace, con Francesca Albani, Franz Graf, Luca Pietro Nicoletti,
Marco Sammicheli e con il supporto di Giulio Barazzetta.
Triennale Milano in collaborazione con la Fondazione Angelo Mangiarotti
Allestimento: Ottavio Di Blasi & Partners con la partecipazione di Renzo Piano
UniFor: l'allestimento della mostra
UniFor supporta una delle più complete ed esaustive retrospettive sulla figura dell’architetto milanese, realizzando l’allestimento della mostra attraverso pannellature perimetrali e tavoli espositivi. Partendo dalla struttura metallica di uno dei prodotti iconici dell’azienda, il Progetto 25 disegnato da Luca Meda, UniFor ha realizzato 500 mq di grandi pannelli di tiglio naturale che fanno da fondale all’esposizione di disegni, fotografie e documenti.
Il tavolo principale lungo 12 metri e largo 3,20 metri, frutto di una progettazione accurata condotta in stretta sinergia con lo studio Ottavio Di Blasi & Partners, accoglie, insieme a un secondo e un terzo tavolo, i materiali espositivi. I grandi piani, anch’essi in tiglio naturale, sono connotati dalla presenza di un’isola centrale rialzata destinata ai modelli e paiono fluttuare grazie all’arretramento della struttura metallica portante, mentre una cornice perimetrale consente di inglobare il sistema di illuminazione e di sorreggere i vetri orizzontali di protezione.
La mostra è accompagnata da una produzione video, intitolata “Un Angelo su Milano: Mangiarotti e la città”
Il cortometraggio restituisce una sintesi del contributo tecnico e artistico di Mangiarotti alla città di Milano. La narrazione è punteggiata dagli interventi dell’architetto, in una successione di temi a partire dagli anni Cinquanta ad oggi. In concomitanza con la mostra in programmazione, Molteni Museum proporrà un approfondimento dedicato al rapporto tra le aziende di Molteni Group e Angelo Mangiarotti che si svolgerà dal 2 marzo al 30 settembre 2023.
a cura di Fulvio Irace, con la regia di Francesca Molteni, prodotta da Muse Factory of Projects in collaborazione con Fondazione Angelo Mangiarotti e con il supporto di Molteni Group.